Coldiretti e Filiera Italia apprezzano la fermezza del Parlamento europeo nel rifiutare – come richiesto in una lettera indirizzata la scorsa settimana a tutti gli eurodeputati della commissione commercio internazionale del PE – qualsiasi accordo che non preveda una clausola di salvaguardia automatica per le importazioni di riso a dazio agevolato dai Paesi meno avanzati.
Come sollecitato da Coldiretti e Filiera Italia e conseguentemente riconosciuto dal Parlamento Europeo, che ne ha sempre sostenuto l’inserimento, si tratta dell’unico strumento di tutela per il riso italiano ed europeo considerando che nell’ultima campagna si è registrata una vera e propria invasione di prodotto asiatico a dazio zero, campagna di commercializzazione si sta registrando una vera e propria invasione di prodotto sul mercato Ue, con le importazioni dalla Cambogia e dal Myanmar (ex Birmania) che al primo giugno 2025 hanno già segnato un +13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un picco del 40% per il riso tipo Indica.
Nonostante lo stop al trilogo odierno, rimane la necessità di far proseguire i negoziati, per giungere ad una conclusione dell’accordo che preveda l’automatismo dell’attivazione della  clausola di salvaguardia. La Commissione europea e il Consiglio devono rivedere la propria posizione affinché, attraverso la clausola di salvaguardia automatica, si diano risposte concrete di tutela al settore risicolo europeo.

In particolare, Coldiretti e Filiera Italia chiedono l’attivazione automatica della clausola al superamento di una determinata quota delle importazioni rispetto ad un valore di riferimento precedente, evitando quello che sarebbe un vero e proprio dumping ai danni degli agricoltori europei, con arrivi incontrollati di prodotto straniero senza alcun sistema di difesa. Basti ricordare che oggi oltre il 60% del riso importato dall’Italia è a dazio agevolato, secondo una analisi della Coldiretti. La conferma del meccanismo è fondamentale per la tutela delle oltre diecimila famiglie, fra dipendenti e imprenditori, impegnate lungo la Penisola in questa filiera produttiva che rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy.

All’applicazione della clausola automatica dovrà poi seguire l’applicazione del principio di reciprocità volto a tutelare non solo la filiera, ma anche i cittadini consumatori da prodotti con standard ambientali e qualitativi ben al di sotto delle produzioni europee e italiane. Basti dire che nei campi di riso dei Paesi asiatici viene usato il triciclazolo, un potente pesticida vietato invece nell’Unione Europea e su cui, sempre grazie all’azione di Coldiretti e Filiera Italia, è stato sventato il tentativo della Commissione Ue di aumentare il limite per i residui di triciclazolo nel riso da 0,01 a 0,09 mg/kg.
L’Italia – concludono Coldiretti e Filiera Italia – garantisce oltre il 50% dell’intera produzione di riso della Ue di cui è il primo fornitore, con una gamma di varietà e un livello di qualità uniche al mondo con 9 risaie su 10 concentrate fra la Lombardia, Veneto e Piemonte.