L’importante per Ferrarini è superare questa situazione di stallo, per potere rapidamente procedere alla consultazione dei creditori e poi al lancio di un piano di  investimenti: la attività della Società ha continuato ad andare bene anche durante questo lungo periodo di Concordato, ma indubbiamente tutti saranno più sereni e più agili nella operatività quotidiana quando la procedura risulterà chiusa e superata.”


Lo dichiara Sido Bonfatti consulente legale del gruppo Ferrarini, una tra le più importanti realtà nel settore agroalimentare Made in Italy di qualità con 320 dipendenti in Italia e 200 all’estero. Il piano di ristrutturazione depositato presso il tribunale di Bologna prevede che all’esito dell omologazione del concordato subentri nel capitale il gruppo Pini, primo gruppo italiano nella trasformazione di carni suine italiane, con AMCO in veste di finanziatore supporting.

Domani si riunirà la Corte di Cassazione, che  dovrà stabilire se la procedura di Concordato Preventivo della Ferrarini SpA dovrà proseguire  davanti al Tribunale di Reggio Emilia o davanti al Tribunale di Bologna.

Bonfatti è professore ordinario di diritto commerciale all’Università di Modena e Reggio Emilia ed è autore di alcuni dei libri fondamentali sulla crisi d’impresa.

“A questa udienza la Cassazione prenderà atto delle Memorie scritte depositate dalle Parti. Probabilmente  la decisione non sarà immediata, ma dovrebbe  essere assunta nel giro di pochi giorni.

Ci sono dubbi sulla interpretazione di una norma della nuova legge fallimentare che riguarda le grandi  imprese che fossero già in Amministrazione Straordinaria, mentre Ferrarini ovviamente non lo è.

Quale che sia il Tribunale davanti al quale il Concordato proseguirà, si tratta del Concordato aperto sulla seconda proposta di Ferrarini ai creditori, quella che ha migliorato sensibilmente la prima (e sulla quale non c’è alcuna Proposta concorrente)

La Ferrarini farà quello che deciderà la Cassazione: fino ad oggi ha collaborato in totale sintonia sia con il Tribunale di Reggio Emilia, per la Prima Proposta, sia con in Tribunale di Bologna, per la Seconda Proposta.”