L’emendamento proposto dal PD che regola l’autoproduzione nei porti è di portata fondamentale, finalizzata ad eliminare lo sfruttamento dei lavoratori marittimi e garantire l’equilibrio del lavoro e dell’organico nei porti italiani”. Così il Segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che prosegue:

“Dopo quasi un decennio di rivendicazioni dei sindacati confederali per una regola chiara, che elimini l’eccessiva discrezionalità delle Autorità di Sistema Portuale che nel tempo hanno risposto in modo disomogeneo alle pressioni delle compagnie di navigazione, questa misura, finalmente in decreto Rilancio, non è più rinviabile.

“Il modello di sviluppo del nuovo Paese – spiega Tarlazzi – deve partire dalle regole e dal contrasto dello sfruttamento dei lavoratori, ma notiamo con preoccupazione che mentre una parte della maggioranza di governo con questa e con altre norme che apprezziamo, pare essere su questa linea, resta una parte di maggioranza che ancora non si è espressa. Se questo emendamento non passasse – avverte il Segretario della Uiltrasporti – si renderà necessario valutare forme di mobilitazione dei lavoratori portuali”.