I dati diramati oggi dalla Covip sull’andamento della previdenza complementare nel secondo trimestre del 2020 dimostrano ancora una volta la solidità del modello italiano”.
Dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga. “Non ci stupisce che l’incremento delle adesioni pari all’1,2% sia più contenuto rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso perchè è evidente che una crisi grave come quella che stiamo vivendo colpisce inevitabilmente anche i fondi pensione. Viceversa, ancora una volta proprio nella crisi i fondi pensione dimostrano di essere strumenti validi.
Il patrimonio dei fondi ha complessivamente recuperato le perdite in conto capitale subite nel trimestre precedente e sull’orizzonte di lungo periodo, tipico del risparmio previdenziale, i rendimenti medi annui composti dei fondi pensione di matrice contrattuale dal 2010 a giugno 2020 sono pari al 3,3% mentre per lo stesso arco temporale la rivalutazione del TFR è risultata pari al 2%, quindi i lavoratori che hanno scelto la previdenza complementare hanno fatto una buona scelta. È importante richiamare i temi della previdenza integrativa contenuti nella piattaforma sindacale unitaria, dal rilancio delle adesioni, alla riduzione del peso fiscale sui rendimenti, al sostegno dei fondi pensione che investono in economia reale.
Assofondipensione, l’associazione dei fondi pensione negoziali, ha recentemente sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti un progetto di sistema per l’investimento in economia reale che pensiamo dovrebbe essere adeguatamente sostenuto a livello fiscale in considerazione della sua potenzialità. Sottolineiamo, però, che già oggi le forme previdenziali nel loro complesso investono 31 miliardi in titoli di Stato italiani e quindi contribuiscono in modo importante al sistema Paese, è bene ricordare questo dato a chi teorizza nuovi e non utili strumenti”.