Riconoscere formalmente ai cittadini la possibilità di compiere spostamenti tra comuni limitrofi o contigui per raggiungere le attività artigiane di servizi alla persona e di servizi alla comunità di propria fiducia utilizzando per le trasferte il prescritto modulo di autocertificazione anche nelle zone arancioni e rosse”.

Lo si legge in un comunicato della CNA che ha chiesto questo intervento governativo in due lettere indirizzate al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

“La nostra Confederazione – prosegue la nota – ritiene che, nella piena osservanza dei protocolli di sicurezza, i cittadini possano recarsi da artigiani di fiducia che non svolgono attività in grado di determinare assembramenti, com’è il caso di acconciatori e autoriparatori. Non per nulla si sta assistendo in molte zone d’Italia alla proliferazione di provvedimenti amministrativi mirati a mitigare i divieti di spostamento, che stanno creando situazioni di confusione e incomprensibili differenze tra un territorio e l’altro. Va tenuto conto che l’elevato numero di comuni italiani e la particolare orografia del nostro Paese rendono pressoché inevitabile l’interazione economico-sociale tra comunità separate politicamente ma non geograficamente. Si rende pertanto urgente – conclude il comunicato della CNA – un intervento del governo per rendere omogenee le decisioni eventualmente differenti assunte dalle autorità amministrative sul territorio”.