In previsione dell’incontro del 12 aprile all’ECOFIN per il via definitivo al testo della Direttiva Case green, già approvato dagli Stati membri, Adiconsum ha inviato una lettera al Ministro Pichetto Fratin, facendosi portavoce delle preoccupazioni dei tanti consumatori proprietari di casa, in relazione agli oneri di cui si dovrebbero far carico per adeguare la propria abitazione ai nuovi standard energetici superiori a quelli attuali, stabiliti dalla nuova normativa.

 

Adiconsum, da sempre impegnata in Campagne di sensibilizzazione sull’uso razionale dell’energia e di attenzione all’ambiente, ritiene che per rendere operativo il testo approvato bisogna definire percorsi  ed esenzioni per garantire la fattibilità della transizione, per proteggere le famiglie da oneri eccessivi e per prevenire effetti distorsivi o speculazioni sul mercato di beni e servizi coinvolti negli interventi di efficientamento, a cui abbiamo assistito in occasione degli incentivi al 110%.

 

Il tema della casa è molto sentito nel nostro Paese ed è all’attenzione di Adiconsum. Per questo chiediamo al Governo, nella fase di recepimento del testo europeo, il coinvolgimento delle Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge che, hanno raccolto i reclami e le segnalazioni dei comportamenti scorretti in tema di incentivi, rispetto ai quali occorre fare prevenzione prima che repressione. All’uopo chiediamo di prevedere una sezione specifica dedicata alle modalità di finanziamento, gettando le basi di soluzioni su misura per le famiglie relative ai progetti di ristrutturazione residenziale.

 

Adiconsum, in base all’esperienza maturata negli ultimi due anni con il Tour realizzato nell’ambito del progetto “La Casa SI Cura”, promosso da Prosiel, arrivato nelle piazze e nelle sedi delle istituzioni locali in 20 città dal nord al sud del Paese, comprese le isole, sottolinea, inoltre, la diffusa mancanza di sicurezza degli impianti elettrici nelle case, spesso teatro di eventi drammatici che potevano essere evitati. Tra le criticità riscontrate, oltre alla non conoscenza del proprio impianto, della sua gestione e manutenzione, i consumatori non sono in possesso degli strumenti per valutare le competenze degli impiantisti e la correttezza degli interventi proposti dalle imprese. Senza la messa in sicurezza delle nostre abitazioni, è difficile anche procedere a quell’efficientamento energetico richiesto dalla Direttiva “Case green”.