Il 23 marzo diventa Giornata nazionale dell’agricoltura degli Stati Uniti con un atto che riconosce il ruolo strategico del settore nel pieno dell’emergenza Covid. E’ quanto annuncia la Coldiretti nl sottolineare la decisione del presidente Usa Joe Biden che per primo fra i leader delle grandi nazionali occidentali ha scelto di dedicare una giornata al lavoro di chi produce cibo coltivando la terra e allevando animali garantendo i rifornimenti alimentari alle famiglie in piena pandemia.

 

Il Paese che conta piu’ morti per la pandemia – sottolinea Coldiretti – riconosce con le parole di Biden che “nell’ultimo anno, i lavoratori e altri addetti del settore agricolo si sono sacrificati per garantire un approvvigionamento alimentare stabile di fronte alle sfide incredibili provocate dal COVID-19”. I lavoratori agricoli – precisa Biden – hanno continuato a coltivare, raccogliere e confezionare il cibo, spesso a grande rischio personale e contribuito a soddisfare i bisogni delle loro comunità vendendo cibo anche direttamente ai consumatori.

 

“Man mano che supereremo la pandemia faremo crescere il settore agricolo per il bene di tutti” ha continuato Biden nel precisare che “agricoltori, allevatori e silvicoltori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, dalla riduzione dei gas serra nell’aria alla produzione di energia rinnovabile nelle fattorie. Per questo il presidente degli Stati Uniti invita “tutti gli americani a unirsi nel riconoscere e riaffermare l’impegno e apprezzamento per gli agricoltori, gli allevatori, i silvicoltori che lavorano nel settore agricolo in tutta la nazione del nostro Paese”.

 

Un ruolo che in Italia – sottolinea la Coldiretti – è ricoperto con responsabilità e dedizione da quasi 740 mila imprese agricole impegnate per la tutela del paesaggio, lo sviluppo economico della nazione, la sicurezza e la salute delle persone attraverso la produzione di cibo che non è mai mancato neanche in questi mesi di pandemia grazie agli sforzi del comparto agroalimentare. L’agricoltura italiana ha prima in Europa per valore aggiunto ma è la piu’ green  e può contare – riferisce la Coldiretti – sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare con 313 specialità Dop/Igp/Stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con circa 80mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. E l’Italia è anche leader nella biodiversità ma puo’ anche contare sulla rete di vendita diretta degli agricoltori piu’ estesa del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha sempre continuato a garantire prodotti sani, genuini e a chilometri zero alla popolazione.

 

“L’emergenza globale provocata dal Covid ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “per cogliere l’opportunità storica del Recovery Plan abbiamo elaborato e proposto per tempo progetti concreti immediatamente cantierabili per l’agroalimentare con una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale in grado di offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni”.