Presentato per la prima volta nella sede di Confcommercio Milano il Rapporto delle economie regionali, dedicato alla Lombardia, della Banca d’Italia. 

Al convegno, aperto dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, hanno partecipato il direttore della Sede di Milano della Banca d’Italia, Giuseppe Sopranzetti, direttore della Sede di Milano assieme a Paola Rossi e Francesco Bripi (Banca d’Italia – Sede di Milano – Divisione Analisi e ricerca economica territoriale).

Al centro dell’iniziativa la tavola rotonda sul tema “Lombardia 2020: tendenze e prospettive del Terziario nell’economia del territorio” con la testimonianza, in cinque case history,  di imprese rappresentative di vari settori del terziario: Elena Dominique Midolo, ceo di ClioMakeUp (associata Asseprim, servizi professionali per le imprese); Stefano Baroncini, founder e amministratore unico di Atena (associata Assintel, imprese Ict); Antonio Civita, presidente di Panino Giusto (associata Epam, pubblici esercizi milanesi); Andrea Colzani, ceo di SportIT (Associazione territoriale Confcommercio di Seregno e presidente dei Giovani Imprenditori); Leonardo Groppelli, Gruppo Extrohotels (associato Federalberghi Milano, Lodi, Monza e Brianza). Moderatore della tavola rotonda Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera.

Questo momento inedito di confronto è nato dalla decisione di Banca d’Italia di dedicare in quest’edizione un focus, nel suo Rapporto annuale, al terziario di mercato. Una scelta significativa che sottolinea l’evoluzione del sistema economico milanese e lombardo.

“L’economia del nostro territorio sta cambiando volto – spiega Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – Con il terziario di mercato che, pur tra difficoltà dovute al persistere della crisi, cresce rapidamente. L’innovazione digitale è alla base del cambiamento della nostra economia e coinvolge trasversalmente tutti i settori. Ma è indubbio che in questo contesto il commercio e i servizi hanno grandi potenzialità di crescita. Da qui la necessità di investire sempre più in formazione per rafforzare le competenze tecnologiche che, secondo il rapporto di Banca d’Italia, non sono ancora adeguate”.

I numeri della Camera di commercio sono significativi: a Milano, nel 2019, le imprese del commercio e dei servizi sono quasi 230mila su 305mila totali, in 5 anni sono cresciute dell’8,3% con un aumento del numero degli addetti del 27,6%. Lo stesso trend, seppur meno accentuato, si verifica in tutta la Lombardia (+3,8% di imprese, + 21,7% addetti).

La terziarizzazione dell’economia è qualificante per il nostro territorio, e ne determina caratteristiche strategiche e fenomeni rilevanti. Il terziario – che Confcommercio rappresenta e che Banca d’Italia racconta – è dunque un settore straordinariamente “in movimento”.

Bene i servizi. Dal Rapporto della Banca d’Italia emerge come sia proseguita l’espansione dell’attività dei servizi (2018). L’indagine della Banca d’Italia su un campione di aziende dei servizi privati non finanziari con almeno 20 addetti ha rilevato una crescita del fatturato a prezzi costanti dell’1,2 per cento (2,2 per cento nel 2017).

Nel Rapporto emerge la debole dinamica del commercio al dettaglio, proseguita anche quest’anno. Mentre nei comparti diversi dalla distribuzione al dettaglio, le indagini Unioncamere Lombardia evidenziano una crescita del fatturato (2,5 per cento; 3,1 nel 2017).

In particolare, l’espansione ha coinvolto il commercio all’ingrosso e i servizi alle imprese, cresciuti rispettivamente del 2,8 e 2,7 per cento. L’andamento è confermato nel primo trimestre dell’anno in corso. 

Nell’ultimo decennio, il comparto commerciale è stato interessato da importanti innovazioni organizzative e tecnologiche, che hanno portato a mutamenti nella struttura del mercato e si sono riflesse in una differente performance delle imprese a seconda dell’attività svolta.

La produttività del lavoro. “Nel 2018 – si legge nel Rapporto di Banca d’Italia – la produttività del lavoro in Lombardia, espressa dal rapporto tra valore aggiunto e unità di lavoro equivalenti risultava più alta del 20 per cento circa rispetto a quella italiana, con un vantaggio diffuso a tutti i principali comparti produttivi”. Crescita riconducibile anche al settore dei servizi, “in cui la produttività regionale è aumentata dello 0,5 per cento, a fronte di una diminuzione dello 0,2 nella media del Paese”.

L’occupazione. Nel corso del 2018 è proseguito il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, con un incremento dell’occupazione – seppure a un ritmo meno sostenuto rispetto al 2017 – e una riduzione della disoccupazione. Il numero degli occupati, che già nel 2016 aveva superato i livelli del 2008, è cresciuto dello 0,6 per cento nel 2018. L’occupazione è aumentata soprattutto nei servizi e, in misura minore, nella manifattura.

Il deficit di conoscenze in tecnologia – “Disallineamento tra domanda e offerta di conoscenze“ (indicatori dal database Skills for Jobs dell’Ocse): in Lombardia, così come in Italia, si registra un deficit particolarmente elevato rispetto a quanto domandato dalle imprese nella preparazione dei lavoratori nel campo dell’ingegneria e della tecnologia. In quest’ambito la discrepanza è particolarmente marcata per gli esperti di informatica ed elettronica.

La carenza di competenze tecnologiche adeguate – rileva l’Ufficio studi di Confcommercio Milano – è un problema che investe anche il terziario. In questa prospettiva è fondamentale concepire e realizzare politiche efficaci di sostegno ai settori strategici dell’istruzione e della formazione continua, dando grande impulso alla collaborazione sistematica tra il mondo della scuola, istituti tecnici ed università, e il mondo delle imprese.