“Per eliminare le tossine a volte basta il cestino”. Per fermare la macchina di Puliamo il Mondo non basta, invece, neppure una pandemia: sono circa 300 mila i volontari che quest’autunno, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, hanno risposto e risponderanno all’invito di Legambiente a scendere tra le strade, nei parchi, in spiaggia, lungo le sponde dei fiumi, nei centri e nelle periferie di piccole e grandi città in tutta Italia, al richiamo dello slogan “fai l’attività fisica che fa bene a te, ma anche all’ambiente”.

Straordinari gli sforzi profusi per la riuscita di questa 28esima edizione della versione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale al mondo, organizzata fin dal 1993 da Legambiente e, di fatto, anche la più grande mobilitazione di cittadinanza attiva organizzata nella Penisola dopo i mesi del lockdown. Da Nord a Sud, il coronavirus non ha fermato però nemmeno i gesti di inciviltà e incuria per il pianeta. Anzi.

Ha aggiunto “nuovi” rifiuti a quelli che già inquinavano i territori: prime fra tutti le mascherine, rinvenute a migliaia tra parchi e litorali ancora una volta soffocati dalla plastica e dall’usa e getta. Tra le tipologie di rifiuti ritrovati anche mozziconi di sigaretta, sacchetti, contenitori per cibo e bevande in plastica e in alluminio, rifiuti ingombranti abbandonati indiscriminatamente nella natura come gli pneumatici fuori uso.

Una tendenza confermata anche dai numeri dell’indagine Park Litter 2020 condotta in 73 parchi urbani da Legambiente e su cui oggi l’associazione ambientalista diffonde un focus riguardante la tipologia dei rifiuti maggiormente trovati nelle giornate del monitoraggio. Nel complesso sono 27.854 i rifiuti raccolti e catalogati, circa quattro ogni metro quadrato, il 60% dei quali in plastica e il 32% costituito da mozziconi di sigaretta.

Tra questi, a farla da padrone sono i prodotti “usa e getta” e afferenti alla categoria “packaging”, che incidono rispettivamente per il 29% e il 27% sul totale dei rifiuti rinvenuti.

In particolare, su un numero complessivo di 8.082 oggetti “usa e getta” recuperati, il 28% è costituito da tappi di bottiglia o barattoli e/o linguette di lattine, l’11% da tappi e coperchi e/o anelli di plastica, fazzoletti e tovaglioli di carta, buste e sacchetti. Le stoviglie (comprensive di piatti e posate di plastica, bicchieri e cannucce) incidono invece per il 3% sul totale. Per quanto riguarda il packaging, dei 7.495 rifiuti appartenenti a questa categoria ben l’88% è riconducibile a packaging di tipo alimentare, ovvero alle bottiglie in vetro che incidono per il 17% (1.241 su 7.495), alle bottiglie in plastica (1.064, il 14%) e ai sacchetti di patatine, dolciumi e caramelle (646, il 9%).

“La nostra storica campagna sui rifiuti conferiti illegalmente da cittadini maleducati e non raccolti da amministrazioni disattente, che alimentano il fenomeno del marine litter, ha fatto emergere il problema di una nuova ondata di rifiuti usa e getta, perché purtroppo si è diffusa la sbagliata convinzione che il monouso riduca il rischio del contagio da Covid”, spiega il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani. “Dopo un decennio di conquiste su questo fronte, con le leggi sulle buste di plastica, i cotton fioc e le microplastiche nei cosmetici, siamo tornati indietro. Per recuperare il ritardo accumulato negli ultimi sei mesi della pandemia, serve approvare il recepimento italiano della direttiva europea sulla plastica monouso prima della scadenza del luglio 2021 e, al più presto, anche il disegno di legge Salvamare ancora in discussione in Senato, approvato dalla Camera ormai quasi un anno fa”.

Puliamo il Mondo 2020, numeri e adesioni – Realizzata in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Puliamo il Mondo 2020 gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI (Unione Province Italiane), FederParchi e Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite). Partner dell’iniziativa sono Poste Italiane, Novamont, E.ON, Virosac, Ecotyre, Hankook, Naturasì e Caes, media partner è La Nuova Ecologia. L’appuntamento è inoltre organizzato nell’ambito del Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Ben 41 le associazioni che hanno aderito a questa edizione di Puliamo il Mondo, anche nella sua formula Puliamo il Mondo dai pregiudizi, serie di iniziative sui temi dell’integrazione, della convivenza e della coesione sociale contro ogni forma di violenza e razzismo, organizzata per “spazzare via rifiuti e pregiudizi”.

Tra di esse, realtà che si occupano di ambiente, ma anche di migranti e richiedenti asilo, salute, detenuti, disabilità, discriminazione basata sull’orientamento sessuale, comunità straniere, oltre che tanti giovani, famiglie, amministrazioni comunali, rappresentanti delle forze dell’ordine e personaggi pubblici e del mondo dello sport, che hanno partecipato in prima persona alle attività di pulizia o promosso le iniziative con messaggi lanciati attraverso i media o i propri canali social.

Dalla conduttrice e blogger ambientalista Tessa Gelisio al rocker Piero Pelù, dal gruppo musicale Eugenio in Via Di Gioia alla cestista e modella Valentina Vignali, dal conduttore, autore tv e scrittore Alessandro Mannucci all’artista contemporanea Lady Be, fino allo schermidore, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio, Marco Fichera, che proprio oggi è impegnato in Sicilia, al fianco di Legambiente Catania e a diverse associazioni, dipendenti e operai di aziende sul territorio, nella pulizia straordinaria della Riserva dell’Oasi del Simeto.

Nel complesso, sono circa 300 mila i volontari che hanno partecipato e parteciperanno alle attività organizzate in tutte le regioni d’Italia: un calendario che per la prima volta prosegue oltre il canonico ultimo weekend del mese (25, 26 e 27 settembre) e che si estende anche a ottobre, complice il maltempo che questo fine settimana ha causato lo slittamento di alcuni appuntamenti in programma.

Tra quelli che si sono già svolti regolarmente, ricordiamo la pulizia della Pista Ciclabile e del Parco Lisieux a Rovigo, in Veneto, dove sono stati presentati i dati di Park Litter, svolto nell’ambito del progetto “Abbracciamo la Natura – INVOLVE” e patrocinato dal Comune di Rovigo, che ha coinvolto numerosi volontari provenienti anche da Paesi stranieri.

Sempre nell’ambito del progetto europeo INVOLVE, di cui Legambiente è capofila e che mira alla creazione di un modello inclusivo tra residenti e migranti tramite percorsi di volontariato ambientale e culturale, si è tenuta la pulizia presso la Fornace Penna, organizzata dal Circolo Legambiente “Kiafura” di Scicli (RG), in Sicilia, insieme a Mediterranean Hope Casa delle culture, all’Opera Diaconale Metodista di Scicli e alla Cooperativa Filotea: un’occasione utile a lanciare anche un appello alla Regione per una rapida messa in sicurezza dello stabilimento di archeologia industriale di Punta Pisciotto.

E ancora, la pulizia nei pressi della foce del fiume Sele organizzata dal Circolo di Legambiente di Capaccio-Paestum (SA), in Campania, insieme al Comune, al SIPROIMI di Ogliastro Cilento – centro per minori richiedenti asilo non accompagnati, al CAS Hermes – centro di accoglienza straordinario per richiedenti asilo di Capaccio e al Forum dei Giovani di Capaccio Paestum.

A Genova i volontari di Legambiente Liguria hanno ripulito le sponde del torrente Bisagno, con un bottino di 200 kg di vetro, 600 kg di indifferenziato, 70 sacchi di plastica, 600 kg di ferro e materiali ingombranti, insieme agli Amici di Ponte Carrega e a Trashteam – Save The River, con la collaborazione di Genova Cleaner, Municipio IV Media Val Bisagno e Il meteorologo ignorante.

Nel Lazio, a Roma, tra le diverse iniziative organizzate da Legambiente, si sono tenuti l’appuntamento speciale con il progetto “Zero Plastica in Mare”, in collaborazione con BNL BNP Paribas, per ripulire le sponde del Tevere sotto Ponte Milvio, e la pulizia straordinaria nel quartiere Conca d’Oro, all’interno della Riserva Naturale dell’Aniene.

Protagonisti, questa mattina, delle dirette dai territori nell’ormai consueto Speciale “Puliamo il Mondo” in onda su Rai3, sono stati invece gli appuntamenti organizzati nei Comuni di Napoli, Bergamo e Borgo Cerreto (Perugia), realtà che hanno mostrato grande resilienza nel fronteggiare sfide difficili, dalla pandemia al sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016, “simbolo” di quella ripartenza tanto auspicata che adesso è tempo di concretizzare attraverso scelte politiche coraggiose, provvedimenti improntati alla sostenibilità ambientale e un rilancio che tenga conto delle peculiarità dei territori.

“Questa edizione straordinaria di Puliamo il Mondo ci offre l’opportunità di porre vecchie e nuove questioni che richiedono risposte rapide e puntuali tanto a livello globale quanto locale. Da parte nostra e dei volontari che con rinnovato entusiasmo hanno reso possibili le iniziative in calendario anche nelle prossime settimane, restano immutati la voglia e l’impegno nel contribuire a rendere questo pianeta un posto migliore”, commenta ancora Stefano Ciafani.

“Migliore in termini di salvaguardia del patrimonio ambientale, di inclusività, giustizia sociale, di normative adeguate da fare applicare e rispettare. Pulire il mondo, lo abbiamo ricordato anche con il format Puliamo il Mondo dai pregiudizi, significa liberarlo dai rifiuti materiali ma anche da tutte quelle barriere visibili e invisibili che alimentano discriminazioni e violenze e impediscono di godere del nostro Paese nella sua bellezza più autentica e nel suo tradizionale spirito di solidarietà”.

Puliamo il Mondo continua: gli eventi da non mancare. Grande fermento, quest’anno, in Emilia Romagna dove le iniziative proseguono fino al 10 ottobre: sabato 3, ad esempio, giornata di pulizia a Modena; domenica 4, appuntamento a Rimini, per la pulizia della spiaggia e della scogliera di San Giuliano Mare, e a Piacenza con Puliamo il Mondo sul fiume Trebbia. Puliamo il Mondo continua anche in Lombardia dove a Milano, sabato 3 ottobre, è prevista la pulizia dei dintorni di via Mantegazza, insieme ai Residenti in Villapizzone social street.

E ancora, in Calabria, fino al 31 ottobre, sono in programma diverse iniziative per ripulire venti Comuni dagli pneumatici fuori uso abbandonati in natura. Giovedì primo ottobre, Legambiente Lazio organizza a Roma la pulizia del Parco Schuster.

In Toscana, a Carmignano (PO), sabato 4 ottobre si terrà un’edizione dedicata alla sensibilizzazione contro l’abbandono di mascherine e mozziconi di sigarette; mentre sabato 10, a Prato, il circolo di Legambiente con il supporto dell’Assessorato alla Città Curata organizza una giornata dedicata ai mozziconi che coinvolgerà i volontari nelle piazze del centro storico: per l’occasione, saranno distribuiti gratuitamente dei posaceneri portatili.

Anche in Sardegna proseguono le iniziative, con le pulizie organizzate il 3 ottobre a Iglesias (CI), in collaborazione con l’amministrazione comunale, e il 4 ottobre a Monte Urpinu dal Circolo di Legambiente Cagliari, insieme ad altre associazioni locali.

In fase di riprogrammazione a causa delle avverse condizioni metereologiche, infine, gli appuntamenti con il Circolo Legambiente “Abron” di Conversano (BA), in Puglia, che promuove Puliamo il Mondo presso le Gravine Monsignore nell’ambito del progetto “Tra Laghi e Gravine: tutela integrata della biodiversità”, sostenuto da Fondazione CON IL SUD, e la pulizia del Parco dei Castelli Romani, in località Fontana Marcaccio, nel Lazio, a cura del neocostituito Circolo “Artemisio” di Legambiente.